Nel numero 3/2020 della nostra Rivista di Spiritualità Pastorale Presbyteri, intitolato Quando la minoranza è lievito, sono state raccolte alcune testimonianze di singoli o gruppi che vivono e testimoniano la loro fede col desiderio di essere “sale e lievito” in contesti spesso segnati da indifferenza religiosa. La loro è una profezia in grado di gettare luce e speranza sulla nostra vita di fede.

Tra queste testimonianze c’è quella dei seminaristi di Trento e Belluno-Feltre, intitolata È sempre tempo di discepolato. Ne riportiamo qualche passaggio particolarmente significativo:

Essere chiamati per nome è una delle sensazioni più belle: in casa (quando la mamma azzecca il nome dopo 4/5 tentativi), con gli amici, per strada in paese. Ma arriva un giorno in cui ti senti chiamato da una persona che aspettavi da tanto tempo, da cui ti senti amato: una persona che volevi si accorgesse di te. Un celebre canto lo descrive così: «era un giorno come tanti altri… come lo sapesse che il mio nome era proprio quello, come mai vedesse proprio me nella sua vita, non lo so…». Diventa semplice, quando ci si sente così chiamati ed accolti senza riserve, andare incontro a colui che chiama.

L’incontro con Gesù non inizia sempre all’improvviso, ma è legato a quella fiammella che si accende quando Lui ti chiama per nome e decidi che è ora di seguirlo». Fare memoria di come e iniziata la relazione con lui è uno dei momenti più importante del camino del seminario. Tornare all´inizio per riscoprire come quella voce ha cambiato la mia vita e continua a farlo. Scoprire che è ancora quel fuoco che scalda e dà senso alla mia vita permette di rintracciare in maniera più chiara anche il percorso di sviluppo e di crescita che questa relazione provoca.  (…)

Perché oggi vale la pena formarsi in Seminario? Perché la chiamata è avvenuta oggi, perché c’è una Parola sempre attuale da annunciare. Insieme a tanti coetanei, cerchiamo relazioni autentiche, felicità, stabilità: questa Parola è in grado di illuminare questa ricerca. Sentiamo affascinante la sfida di attualizzare il Vangelo e renderlo carne nella vita di oggi, affinché possa continuare a trasformarsi in vita e trasformare la vita. (…)

Dio è una persona per la quale vale la pena vivere, è bello vivere. La storia che stiamo vivendo ci può portare, se guardiamo e viviamo la speranza, a trovare nuove strade, semplici, vere, ispirate al Vangelo, Buona Notizia per tutti.  (…)

Per noi, la scelta di vivere il cammino proposto dal Seminario ha significato essere aiutati a rendere più evidente la presenza di un Dio che ama, un Dio che dà respiro alla vita, apre strade per entrare in una logica di servizio che allarga l’orizzonte.

Sono riflessioni che partono da un desiderio di cammino, di risposta a una vocazione, di essere segno di Dio nell’oggi come sale e levito, annunciando la buona novella  di Cristo Risorto.

Suor Rosecler – Trento