“In che modo possiamo giungere dove si trova Lui, il nostro amato Signore”? Gesù ci dice ancora una volta che non dobbiamo avere paura: “Del luogo dove io vado, voi conoscete la via”.
San Pietro ci ricorda che noi siamo pietre vive costruite come edificio spirituale, e perciò siamo chiamati ad essere Santi. Tutti siamo chiamati ad essere Santi. Riconosciamoci come il popolo scelto da Dio, chiamato dalle tenebre alla sua ammirabile luce. E allora, se siamo pietre vive costruite come edificio spirituale, in quale modo possiamo essere Santi? Offrendo ogni giorno le nostre preghiere, i nostri pensieri, le nostre azioni, le nostre gioie, i nostri dolori a Dio, attraverso Gesù Cristo.
E ad offrire la nostra vita, come Gesù, ce lo insegna chi gli ha preparato un posto dentro di sé: Maria. In questa domenica meditiamo proprio quest’offerta di Maria nella risposta data all’Angelo Gabriele: “Eccomi, sono la serva del Signore. Si compia in me la tua Parola”. Ad offrire la vita ce lo insegnano tante Mamme – domenica 10 maggio è la festa della Mamma. Grazie a tutte le nostre Mamme, le Mamme ancora vive, le Mamme già in Cielo. Preghiamo per tutte le Mamme, anche per le Mamme che hanno sbagliato con i loro Figli. Lasciamoci guidare dalla Madre di tutti noi, la Madre della Vita, Madre del Sacerdote: Maria. Proprio con la preghiera del Rosario. Meditare la gioia, la luce, il dolore e la gloria significa pensare a tutto il mistero dell’uomo. È vero che il Rosario ci racconta la storia di Gesù, ma racconta anche la nostra storia. Il Rosario ci parla della gioia, della luce, del dolore, della gloria, della vita del Signore e delle nostre vite perché Egli ha sperimentato tutto ciò che può accadere anche a noi. E pregando il Rosario non possiamo sbagliare la strada.