Da una lettera di madre Bice a padre Mario – 28 febbraio 1924:

Gesù vuole per l’Opera Sua, anime nobili, grandi, generose; sia pur coi loro difetti, ma aperte all’Amore del Suo Cuore Sacerdotale e risolute di progredire nella santità. Aver delle miserie ma non patteggiare con esse, vuol dire amare la perfezione e volerla raggiungere ad ogni costo ― O sì, sia un anima grande come la vuole Gesù, cioè tutta occupata della Sua Gloria Divina e dimentico di sé medesimo; un’anima dalle viste larghe che veda il buon Dio Grande, Immenso, Infinito com’è, e che in Esso si perda per viver di Lui e comunicare ad altri questa Vita Divina. Sia un’anima Fedele! Oh questa fedeltà come presto forma i Santi!