«È sorto il 24 agosto. Con quanta effusione di cuore ti ho ringraziato, o mio Signore, non appena scesi dal letto.
Sì, ti ringrazio, o mio dolce Gesù! Con gran numero di grazie tu mi hai guidato fino all’altare. Fra quattro ore sarò sacerdote. Perdona, o Gesù, se ti tratto familiarmente, se ti do del tu; è la confidenza che mi ispira la grande dignità che mi conferirai per le mani del Vescovo. Sono tuo amico, o Gesù!
Oggi sono felice, sì felice, ma della tua felicità, o mio Signore, che è santa, è vera. Tutto tuo, sempre, sempre, sempre, e tu tutto mio. Ti amerò ogni giorno più, ministro tuo, con tutte le forze zelerò la tua causa; voglio esserti ministro fedele.
E tu mi aiuterai, ne sono certo, e sul capo mio verserai copiosissime le tue benedizioni.
Ma qui voglio farti una promessa, o Gesù mio: sarò col tuo aiuto un Sacerdote secondo il tuo Cuore divino: te lo prometto solennemente e, fidando solo nella grande tua bontà, sono certo che non mancherò alla parola data».