31 MAGGIO 2020 – DOMENICA DI PENTECOSTE – anno A

Maria è nel Cenacolo con gli Apostoli. Pregano e Gesù manda lo Spirito Santo. Appena escono dal Cenacolo per iniziare ad essere Suoi Testimoni, tutti i presenti, provenienti da varie nazioni, sentono parlare la loro lingua nativa. È forse perché hanno conseguito, in maniera super veloce, una laurea in tutte le lingue? No. Riescono a capirsi, perché parlano l’unica lingua dello Spirito Santo: il linguaggio dell’Amore. Quando le persone amano, e noi le amiamo, non c’è bisogno di parole verbali per comprendersi. Basta il volto, lo sguardo, il sorriso, forse una smorfia. Le persone che si amano, si capiscono. Pensiamo ai genitori, con i loro figli. Non c’è bisogno che i figli parlino per capire se stanno bene o se hanno qualche preoccupazione. E così fra due sposi che si amano. Perché si parla la lingua dell’amore. Quando, invece, manca l’Amore, tu puoi anche parlare la mia stessa lingua, parliamo entrambi l’italiano, ad esempio, ma io non capisco quello che mi stai dicendo. È venuto a mancare l’Amore. Una cosa che dico sempre ai genitori e ai padrini che portano al fonte battesimale il loro figlio, la loro figlia, è proprio questa: “Vi prego. Insegnategli a parlare”. I genitori potrebbero rispondere: “Ma i bambini imparano da soli a parlare”. Sentono loro, i genitori, e le persone attorno a loro e imparano la lingua. Sì, ma insegnategli a parlare la lingua dell’amore, la lingua dello Spirito Santo che tutti riunisce. La torre di Babele ha confuso le lingue, perché parlare la stessa lingua non aiutava a parlare d’amore, ma a mettersi d’accordo per compiere insieme il male.

Il dono dello Spirito Santo è sempre disponibile: non dobbiamo conquistarlo. Dobbiamo, però, invocarlo. Sì, invocarlo per scoprire che ci interessa, che lo desideriamo. Invocarlo per aprire il nostro cuore a Dio. Invocarlo da soli perché Dio ci ama uno per uno, come un genitore ama i propri figli, uno per uno, anche se sono tanti. Invocarlo insieme perché siamo famiglia, e nel chiedere questo dono siamo già aperti alla sua azione, perché stiamo già condividendo l’amore.

Che bello scoprire di essere amati e di amare. Amati da Dio e da tante persone che lui pone sulla nostra strada per poter fare insieme agli altri la nostra strada verso Lui. Amati da persone che possiamo amare, perché abbiamo dentro una forza più grande di noi: la forza della vita, la gioia dell’amore, lo Spirito Santo che ci dà la forza per continuare l’opera di Dio nel mondo.

Signore, manda anche oggi il tuo Spirito, il tuo amore: quel legame profondo che ti unisce al Padre e che ti lega a ciascuno di noi. Mandalo nel cuore mio e in quello di ciascuno dei tuoi figli, oggi e sempre. Amen.